Progetto di primo aggiornamento del PAI
Progetto di primo aggiornamento del Piano di bacino del fiume Tevere – VI stralcio funzionale per l’assetto idrogeologico - PAI
Adottato dal Comitato Istituzionale con delibera del n.116 del 10 marzo 2010 (leggi)
Avviso di consultazione (leggi)
Obiettivi del piano
Il documento in aggiornamento, detto “PAI bis”, contiene, in generale, le nuove situazioni del rischio idraulico e geomorfologico successive alla prima stesura del Piano (PAI 2006), classificate per gruppi omogenei, ordinati secondo il grado di rispondenza dei livelli degli standard definiti dallo stesso Piano.
La struttura logica dell’aggiornamento ha previsto i seguenti tre livelli informativi di riferimento:
- nuove aree a rischio così come evidenziate dalle Conferenze programmatiche del PAI o comprese in formali deliberazioni regionali;
- nuove perimetrazioni provenienti da studi redatti dalle regioni sul reticolo idrografico secondario e approvati dalle stesse;
- censimenti e segnalazioni di aree a rischio provenienti comunque da attività successive alla redazione del progetto di PAI (2002).
Dato che nel PAI vigente il reticolo idrografico è stato suddiviso in reticolo principale e secondario, lo sviluppo degli studi sulla pericolosità idraulica sul reticolo secondario, di interesse regionale, è direttamente eseguito dalle Regioni con fondi assegnati dalla stessa ABT.
In corrispondenza della redazione del primo aggiornamento del PAI (luglio 2008) si è quindi fatto riferimento all’attività derivata dalle Conferenze Programmatiche svolte dalle Regioni (articolo 1 bis, comma 3, del d.l. 279/2000,convertito dalla legge 365/2000) e al primo gruppo di studi idraulici elaborati sul reticolo secondario da parte delle Regioni, che a quella data risultavano già approvati.
Con gli studi approvati dalle Regioni successivamente alla redazione del primo aggiornamento del PAI, a partire dal dicembre 2009, si è stati nelle condizioni di proporre un altro aggiornamento delle aree a rischio idraulico. Questo aggiornamento, secondo quanto previsto, è confluito direttamente nel Progetto di Primo aggiornamento, per poi seguire il successivo formale iter di osservazione e approvazione.
Gli studi idraulici in oggetto fanno parte di un programma approvato suo tempo (2001) dal Comitato Tecnico e organizzati per l’intero bacino, con particolare riferimento alle complesse situazioni dei bacini regionali; lo stesso Comitato, attraverso apposite Commissioni, ha seguito l’andamento delle attività ed ha esaminato ed approvato i prodotti conclusivi.